PER
AUGUSTO MURER
Mi
è particolarmente gradito da Sindaco di Venezia testimoniare
a nome della cittadinanza con un doveroso patrocinio e con
alcune riflessioni scritte il debito di gratitudine della
città e della cultura veneta ad Augusto Murer, artista
che ha sempre tenuto al centro del suo interesse e del suo
lavoro i più alti valori di umanità. A Mestre
inaugurò, pochi giorni prima della morte, un'opera
dedicata alla Resistenza (1985).
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E
a Venezia ha lasciato uno dei monumenti più drammatici
e più poetici insieme, quello alla Partigiana
Veneta, collocato per straordinaria intuizione di Carlo
Scarpa nell'acqua della laguna, vicino ai giardini della
Biennale. Li era stato restituito dall'onda il corpo
di una partigiana fucilata e gettata in acqua per ulteriore
spregio; li vicino il monumento di Leoncillo alla partigiana
veneta in ceramica policroma era stato distrutto da
un attentato neofascista nel 1959; il Comune di Venezia
volle, con un concorso, restituire la memoria del sacrificio
delle donne partecipi della lotta antifascista, della
resistenza e della liberazione (1964). Nel modellato
mosso delle vesti e nell'incaricarsi quasi senza più
tensione e resistenza del corpo, già l'artista
aveva avvertito la necessità di adeguare la scultura
con marezzature fonde della materia, al movimento dell'acqua
e delle maree, allo sciabordio delle onde, alla spinta
verso riva e la soluzione proposta di Carlo Scarpa intervenne
a esaltare l'intuizione plastica dell'artista, creando
un allestimento che pone il "corpo" della
scultura in dialogo diretto con il mare, con la marea
che ora la inghiotte, ora la restituisce piano piano
nalla visione e alla memoria come evento scultoreo,
monumentale e come emblema etico. |
Giorno
dell'inaugurazione
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INAUGURAZIONE
MOSTRA
Da Sinistra: Giovanni FIORE, Ivo
PRANDIN e Giorgio SEGATO.
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INAUGURAZIONE
MOSTRA
Da Sinistra: Giovanni FIORE, Ivo
PRANDIN e Giorgio SEGATO.
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Ivo PRANDIN e
Giorgio SEGATO.
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Intervento
del critico:
Giorgio
SEGATO
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E'
un'opera di alto significato, magistralmente disegnata e modellata
con la passione propria di Augusto Murer, artista della montagna
e dei boschi, intagliatore dei legni e di pietre, disegnatore
di grande forza espressiva e incisore, dove l'arte dell'acquaforte,
dell'incidere la lastra sembra collocarsi consapevolmente
come intermedia tra i percorsi del "segno" a china,
a matita, a carboncino che colgono con fare largo i gesti
dell'uomo, e l'incidere il legno, il modellare la creta, scolpire
la pietra con l'energia di chi intende occupare e modulare
lo spazio con volumi, corpi, che parlino soprattutto dell'uomo
all'uomo, ne raccontino le sofferenze esistenziali, gli stupori,
la tensione eroica alla liberazione, alla libertà.
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Franco
MURER e Giorgio TRENTIN
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INAUGURAZIONE
MOSTRA
Da Sinistra: Ivo PRANDIN, Tiziana
AGOSTINI, Franco MURER e Nadia GRASSI.
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Particolare bronzo di Murer:
"La rondine ferita"
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SALA
ESPOSITIVA
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Le
incisioni di Murer, che la Galleria San Giorgio ripropone
a ricordo dell'artista nel ventennale della morte, hanno
tutte per tema l'uomo, la donna, il lavoro, gli affetti,
la natura e la memoria sensuale e sensitiva che rinnova
esperienze e storie tragiche della condizione esistenziale,
ma anche il sogno, la speranza del superamento del dramma
e del disagio, del "ritorno a baita", a casa,
nella natura naturans, e al risentimento dell'eros,
dell'amore rigenerante, materno e coniugale.
Settembre
2005.
Massimo
Cacciari
Sindaco di Venezia
CARTELLE
EDITE DALLA "CORBO E FIORE EDITORI" DI
VENEZIA:
Un
messaggio di fiducia e amore, 1973.
La cartella, stampata in 50 esemplari con numerazione araba
e 15 in numeri romani, contiene 5 acqueforti originali di
Augusto Murer. La presentazione è di Carlo Munari.
Lanternina cieca, 1973.
La cartella, stampata in 60 esemplari con numerazione araba
e 15 in numeri romani, contiene 3 acqueforti originali di
Augusto Murer e 3 componimenti inediti di Andrea Zanzotto.
Ghe
rivarem a baita?, 1975.
La cartella, stampata in 75 esemplari con numerazione araba
e 25 in numeri romani, contiene 10 acqueforti originali
di Augusto Murer e 10 racconti di Mario Rigoni Stern che
firma anche la presentazione.
La
città e gli artigiani, 1981.
La cartella, stampata in 70 esemplari con numerazione araba
e 10 in numeri romani, contiene 5 acqueforti originali di
Mario Abis, Giuseppe Fantinato, Mario Guadagnino, Augusto
Murer e Walter Piacesi. La presentazione è di Luigina
Bortolatto.
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