Nella
memoria rivivi momenti e sensazioni filtrati dagli anni, come se la fame,
la fatica, il dolore, il
pericolo si fossero depositati sul fondo della bottiglia e il vissuto
decantato resta limpido e malinconico,
con tenuissimi colori e profumi. Così Mario Rigoni Stern
in Amore di confine con la cristallina semplicità
della sua parola ci dice cosè la memoria.
Il Comune di Dolo - a più di un anno di distanza dalla morte dello
scrittore - ha voluto rendere omaggio
allopera e alluomo attraverso le creazioni di artisti che
lo hanno conosciuto, amato, semplicemente
letto. La mostra Ciao Sergente! si propone come occasione singolare per
rileggerne lopera, ricordarne la
straordinaria figura. La memoria di Rigoni Stern e delle sue pagine non
corre il rischio di andar perduta:
la mostra è unopportunità ulteriore per annodarne
insieme i diversi fili.
ALBERTO POLO
Assessore alla Cultura
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Le memorie
di guerra che hanno ispirato il Sergente nella neve scorrono davanti agli
occhi attraverso i
disegni originali dellamico Augusto Murer, che nel 1970 realizzò
una cartella completa di incisioni sulla
ritirata di Russia dal titolo emblematico Ghe rivarèm a baita?,
preceduta pochi anni prima dal bronzo Lalpino
nella steppa, dedicato al Rigoni Stern soldato. Unamicizia animata
dallo stesso desiderio di raccontare
la vita, le cose, la natura con il linguaggio semplice della gente comune,
trasformando il realismo della
visione in un epos universale. In questo canto corale si uniscono le voci
di artisti che hanno conosciuto lo
scrittore di Asiago e a lui si sono ispirati, come Tono Zancanaro, Elio
Armano, Pino Guzzonato, Luciano
Meggiarin, Andrea Papadatos, Mario Vidor. Non manca il ritratto realizzato
da Franco Murer nel 2007,
con nota dello stesso Rigoni Stern.
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Le
porte di Franco Murer
Nel mondo di Rigoni Stern
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Ciao
sergente!
Dedicata a Mario Rigoni Stern
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Nicolajewka
Scultura in bronzo di Augusto Murer
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"La
farfalla"
scultura di Luciano Meggiarin.
Sul fondo le incisioni di Augusto Murer
" Ghe rivaren a baita?"
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È
tuttavia con interviste e documentari, raccolti nella sezione video della
mostra, che lo scrittore parla ancora
con la sua voce saggia, per cantare la bellezza della natura e il bisogno
di amore fra gli uomini contro
e malgrado ogni violenza. La sua prosa lineare, lo stile essenziale e
rigoroso, talvolta nudo come nudi ci si
sente di fronte alla guerra, hanno lasciato un segno indelebile nella
letteratura e nelle coscienze, confermando
il valore delle cose piccole di fronte alle quali lanimo
ritrova la dignità e la grandezza della vita.
Lucia Majer
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Interno
mostra
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Ritratto
di Rigoni Stern di Franco Murer
e le foto di Asiago di Mario Vidor
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Elio
Armano con la proposta di
un monumento ad Asiago
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Divisa
e le foto originali della ritirata di Russia
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Le
incisioni di Pino Guzzonto e
le ceramiche di Andrea Papadatos
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Prima
sala espositiva - Ciao sergente !
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I
ragazzi della scuola elementare mentre guardano il video sulla vita
di Mario Rigoni Stern e alle pareti i disegni da loro realizzati sui
testi di Mario Rigoni Stern |
Alberto
Polo assessore alla Cultura con Franco Murer .
Sul fondo la foto di Mario Rigoni Stern con la scultura L'alpino
di Augusto Murer e i disegni dei ragazzi della scuola elementare
di Dolo
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